mercoledì 17 dicembre 2008

Esempio di una sessione outdoor


rullo di tamburi..... direttamente dal sito aif (associazione italiana formatori) http://www.aifonline.it/

un programma per una sessione di outdoor training, con le risposte alle domande più comuni le domande che tante volte mi sono fatto anche io... anche tu?



Cos'è la Formazione Outdoor?
Per Outdoor Training si intende in generale un’esperienza di apprendimento che si sviluppa all’esterno di un aula. Quando una quindicina di anni fa cominciò a diffondersi come modalità formativa, era guardato con un po’ di sospetto e anche con una certo dose di sarcasmo: faceva un certo effetto vedere managers normalmente incravattati, impegnarsi in informali gare di canoa o di lanciarsi bendati tra le braccia dei propri colleghi da due metri d’altezza. Ma le esperienze riportate già da quei primi pionieristici partecipanti testimoniavano sempre la stessa cosa: le persone avevano appreso, sedimentato e in più avevano consolidato divertendosi il loro rapporto. L’Outdoor Training è definito tecnicamente esperienza formativa ad alta distanza analogica: significa che mentre ad esempio in un simulatore di volo l’aspirante pilota vive un esperienza a bassa distanza analogica (ciò che si fa è intuitivamente analogo a ciò che deve apprendere) nella Formazione Outdoor nella sua concezione di fondo, è necessario operare il debriefing per ogni esperienza vissuta durante il processo con l'obiettivo di far emergere le riflessioni dei partecipanti e di ricondurre metodologicamente le stesse alla realtà in cui operano. Per essere così efficace, l’Outdoor Training . necessita quindi di una specifica competenza da parte del trainer, il quale deve essere in grado di gestire situazioni estremamente dinamiche, normalmente in itinere e quindi complesse e in situazioni spesso emotivamente forti e impegnative.

Perché usare la Formazione Outdoor?
Una delle caratteristiche che maggiormente connota l’area del business nei turbolenti e complessi scenari attuali e un po’ in tutti gli ambiti d’azione, è la flessibilità, intesa come capacità di cogliere la contingenza sempre più veloce e trasformarla in vantaggio competitivo. Perciò gli operatori della consulenza e della formazione più attenti, hanno da tempo colto tale istanza, adeguandosi con le proprie metodologie didattiche all’esigenza sempre più incombente dai parte dei Committenti di capitalizzare al meglio gli investimenti formativi. Gli obiettivi di fondo che essi si danno sono sostanzialmente tre:
velocizzare i processi di apprendimento dei partecipanti, attraverso la consapevolezza dei propri comportamenti
utilizzare l’esperienza concreta per elaborare e sedimentare i concetti, anche mediante le emozioni che si sviluppano
considerare l’evento formativo come un momento piacevole e aggregante da ricordare L’Outdoor Training offre una risposta concreta a tali esigenze.

Quali comportamenti organizzativi sono sviluppabili con l'Outdoor?
Facendo riferimento ai comportamenti organizzativi, si considerano le modalità con cui le persone svolgono le attività previste dalla specifiche mansioni e in modo particolare alle competenze necessarie affinchè tali attività siano svolte in modo adeguato (competente). Nell'ambito organizzativo sono riconoscibili numerose competenze che se tradotte in adeguati comportamenti, portano all'efficacia nel proprio ruolo; ogni Organizzazione ben strutturata è in grado di descrivere nel cosiddetto profilo di ruolo (da non confondere con il mansionario), quale portafoglio di competenze e in quale misura, una persona deve possedere.

Quali sono le tecniche maggiormante usate?
Esulando dalla grande famiglia delle formazioni esperienziali, che ultimamente hano avuto un grande sviluppo, le modalità propriamente riconducibili all'Outdoor Training, cioè quelle che si sviluppano all'aperto, sono sostanzialmente due:



  • Small Tecniques Costituiscono, una modalità esperienziale di base, una sorta di prima alfabetizzazione verso la formazione Outdoor. Le esperienze vengono vissute in un contesto facilmente accessibile e senza particolari infrastrutture. Nell'ambito programma didattico (solitamente sviluppato in una giornata) i partecipanti sono impegnati in numerose esperienze di breve durata, a cui fa seguito un debriefing di sviluppo della consapevolezza dei comportamenti agiti.

  • Large ExperienceQuando le esigenze del Committente sono più articolate o specifiche (normalmente indirizzate a manager sui differenti livelli) la didattica in Outdoor, assume maggiore struttura ed incisività. Le tecniche usate sono molteplici e vengono sviluppate in numerose e stimolanti tipologie di contesto; i partecipanti durante il corso, (normalmente della durata di tre giornate) sono impegnati in una serie di attività e situazioni progettate ad hoc per far emergere i comportamenti organizzativi che il Committente intende monitorare ed elaborare:
    Off-road
    Le esperienze vengono realizzate avvalendosi di mezzi fuoristrada, in contesti geografici particolarmente significativi (montagna, collina, deserto)
    Sailing
    I partecipanti sperimentano le emozioni della navigazione a vela e della convivenza a bordo di una barca a vela.
    Car Racing
    I partecipanti vengono coinvolti nella realizzazione di una gara in pista, normalmente kartistica, in cui andranno ad assumere differenti ruoli operativi.

  • Composite
    I partecipanti sono impegnati in una sequenza di attività all'aria aperta (Climbing, Rafting, Trekking, Orienteering ecc.) diverse per tipologia, ma complementari tra loro nel far emergere le aree di interesse didattico.


Qual'è l'obiettivo dell'evento AIF? Far conoscere ai colleghi formatori interessati all'approfondimento, la fisionomia di fondo della modalità didattica, facendo sperimentare alcuni laboratori in una giornata piacevole, emotivamente coinvolgente e fortemente capitalizabile dal punto di vista professionale.


Qual'è il programma della giornata? (che poi è una giornata tipo)
Ore
Attività
9.00 - 9.30
Appuntamento nel luogo concordato
9.30-10.15
Spostamento nella location destinata alle attività
10.15-10.45
Illustrazione della metodologia e delle tecniche (a cura di Luigi Bergamo)
10.45-11.45
Prima esperienza ( Small Tecnique, compilazione della griglia di rilevazione dei comportamenti target e debriefing)
11.45-12.45
Seconda esperienza(Small Tecnique, compilazione della griglia di rilevazione dei comportamenti target e debriefing)
12.45 - 13.45
Prenzo al sacco
13.45 - 15.45
Terza esperienza in (Small Tecnique, compilazione della griglia di rilevazione dei comportamenti target e debriefing)
15.45-.16.15
Conclusioni
16.15 - 17.00
Rientro

Quali sono le date? (beh, queste si possono anche non leggere)
Sono previste due edizioni del seminario
27 luglio 2007 - dalle ore 10.00 alle 17.00 - Appuntamento ore 9.00-9.30 a Bolzano in piazza Vittoria.
7 settembre 2007 dalle ore 10.00 alle 17.00 - Appuntamento ore 9.00-9.30 a Rovereto in luogo da comunicare.


Chi sono i Trainers?
Luigi Bergamo
: formatore e consulente di direzione e organizzazione aziendale, presidente della Delegazione Territoriale AIF Trentino Alto Adige Südtirol, titolare di Adforma Bolzano, trainer certificato OMT.
Marco Parolini: formatore, vicepresidente della Delegazione Territoriale AIF Trentino Alto Adige Südtirol, titolare Meta SAS Rovereto trainer certificato OMT.


Come è necessario attrezzarsi?
Trattandosi di esperienze sviluppate all'aperto, è necessario dotarsi di un abbigliamento comodo; scarpe sportive leggere con suola non liscia (trekking o running), k-way, zainetto con il necessario per il pranzo e per il comfort personale (bevande e altro).

1 commento:

stefy87 ha detto...

ciao Corrado. ho letto il commento al post del mio blog. Volevo dirti, per quanto riguarda la parte legata all'outdoor, che ho postato un commento nel blog di Gioia Tognon,(http://sportadulti.blogspot.com/) anch'esso dedicato allo sport, quindi ti invito a lggerlo!
Per il resto, sono consapevole del fatto che molte associazioni possano percepirlo come peso, probabilmente non ne sentono l'esigenza, perchè lo sport è ancora molto legato solo al "fisico". Ma è proprio lavorando a stretto contatto con le persone che ci si rende conto che questo approccio non è più sufficiente, si devono ampliare gli orizzonti, e spero, con il tempo e per il contributo che posso dare, di riuscire a diffondere questa sensibilità.
Hai ragione quando dici che probabilmente potrei riferirmi agli enti tecnici, non è un' idea da escludere, anche perchè, da quello che ho potuto apprendere partecipando ai loro corsi, qualche elemento c'è già, sarebbe però necessario sistematizzarli e renderli un tutt'uno con le tecnichespecifiche della pratica sportiva.